Sistema di Protezione a Terra in una Stazione Radio OM

Molte volte ho sentite delle discordanze o addirittura ignorato un adeguato e funzionale sistema di protezione di terra nei nostri impianti della stazione radio dal traliccio/antenna fino a scendere alla nostra postazione operativa, ebbene si anche noi Radioamatori siamo tenuti e obbligati a rispettare ed eventualmente adeguarsi alle normative vigenti.

Quindi per fare chiarezza, la mancanza di un impianto di messa a terra a norma comporta seri rischi per la sicurezza, tra cui:

  • Scosse elettriche: In caso di guasto, la corrente elettrica non ha un percorso sicuro verso terra, aumentando esponenzialmente il rischio di folgorazione, con gravi conseguenze per la salute e, in casi estremi, anche letali.
  • Incendi: La corrente di guasto può accumularsi negli apparecchi elettrici, surriscaldandoli e innescando incendi.
  • Danni a apparecchiature elettroniche: Le sovratensioni causate dalla mancanza di messa a terra possono danneggiare seriamente computer, elettrodomestici, i nostri apparati radioamatoriali e altri dispositivi elettronici.
  • Mancato funzionamento dei dispositivi di sicurezza: L’interruttore differenziale non può funzionare correttamente senza una messa a terra efficiente, esponendo le persone a ulteriori pericoli.
  • E non ultimo, otre ai pericoli per la sicurezza, la mancata messa a terra può comportare anche sanzioni amministrative e penali, in caso di incidenti o danni a terzi.

Le norme principali che regolano le messe a terra in Italia sono il D.P.R. 462/01 e la Norma CEI 64-8/5, che stabiliscono i requisiti tecnici e di sicurezza per detti impianti. La CEI 64-8 definisce l’impianto di terra come “l’insieme dei dispersori, dei conduttori di terra, dei collettori (o nodi) principali di terra e dei conduttori di protezione ed equipotenziali, destinato a realizzare la messa a terra di protezione e/o di funzionamento, che deve soddisfare esigenze sia di sicurezza sia funzionali”.

Ecco allora che un qualunque impianto di terra si compone di diverse parti, alcune esterne all’edificio ed altre invece interne. Vediamo di analizzarle sinteticamente una ad una.

  • Dispersori – Innanzitutto, troveremo i dispersori, si tratta di corpi metallici (tipicamente dei picchetti) in diretto contatto con il terreno, che hanno lo scopo di disperdere le correnti di terra. I dispersori possono essere “intenzionali”, quando vengono appositamente installati per realizzare la messa a terra di un determinato impianto elettrico, oppure “di fatto” qualora si utilizzino allo scopo strutture esistenti o comunque aventi altri scopi primari (come i ferri d’armatura delle fondazioni).
  • Conduttore di terra – è l’elemento deputato a collegare i dispersori al collettore di terra, oppure a connettere tra loro diversi elementi del dispersore. Il conduttore di terra non è in diretto contatto con il terreno e può trattarsi generalmente di un cavo isolato, di una corda metallica nuda, piuttosto che di una piattina metallica, di tubi metallici o altri elementi strutturali metallici inamovibili. L’importante è: che questo conduttore sia opportunamente dimensionato e che si abbia a che fare con elementi affidabili, caratterizzati da una continuità elettrica e da un’ottima resistenza alla corrosione; che non vi siano sollecitazioni meccaniche, che il percorso sia breve ed eventuali giunzioni siano realizzate con saldatura a forte o con appositi morsetti di adeguata robustezza.
  • Collettore principale di terra – o nodo di terra altro non è che la morsettiera alla quale sono collegati i conduttori di terra, i conduttori di protezione e i conduttori equipotenziali principali. Può trattarsi di un morsetto multiplo o di una sbarra, l’importante è che sia meccanicamente robusto ed adatta ad assicurare la continuità elettrica nel tempo.
  • Conduttori di protezione – sono identificati con la sigla PE (Protective Earth) sono quegli elementi che servono a collegare le masse al collettore principale di terra. Si tratta di cavi unipolari isolati o anime di cavi multipolari isolate e contraddistinte dalla tipica guaina colore giallo-verde. In poche parole il cavo giallo verde presente in ogni scatoletta del nostro impianto, è la ragione per cui se toccate gli elettrodomestici di casa o le varie apparecchiature funzionanti a energia elettrica, questi non vi trasmettono corrente. Tale cavo di messa a terra ha il compito precipuo di scaricare al suolo la corrente attraverso un adeguato dispersore, isolando le parti metalliche in maniera adeguata.
  • Conduttori equipotenziali – infine, i conduttori equipotenziali servono a collegare le masse alle masse estranee e le masse estranee tra loro, in modo da assicurare equipotenzialità cioè continuità conduttiva tra loro. Si distingue peraltro tra conduttori equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS).

Ecco perché è così importante avere un impianto di messa a terra, tanto che un impianto che ne sia privo non potrà mai essere considerato a norma.

La questione, di fondo, è semplice. In caso si verifichi un guasto la corrente fluisce naturalmente verso il terreno, utilizzando qualunque via a sua disposizione. L’impianto di messa a terra serve allora per creare alla corrente una via preferenziale e a bassa resistenza, in modo che questa eviti di passare attraverso il nostro corpo. Qualunque persona che entri in contatto con una massa metallica toccandola crea un collegamento tra questa ed il terreno. Se la massa è connessa ad un sistema disperdente (la messa a terra) la corrente avrà due vie in parallelo da poter percorrere per raggiungere la meta ed opterà per quella con la minore resistenza. Il corpo umano ha una resistenza verso terra pari a circa 2000 ohm, per questa ragione la corrente tenderà a passare attraverso la messa a terra, che ha valori di pochi ohm.

Quindi è chiaro che la funzione della messa a terra è innanzitutto quella di proteggere le persone da eventuali folgorazioni che potrebbero causare ingenti danni all’uomo fino ai casi più gravi di morte. La messa a terra permette di abbassare a zero il potenziale delle strutture metalliche, quindi la tensione viene scaricata nel suolo. Un’ulteriore importante funzione è quella di evitare che le cariche elettrostatiche si accumulino.

QUANTO SOPRA SIAMO CONVINTI CHE SONO MOLTI I VANTAGGI DELLA MESSA A TERRA

I vantaggi della messa a terra sono tantissimi tanto che è dovuta intervenire una legge per renderla obbligatoria. Innanzitutto protegge l’uomo dalle scariche elettriche che se attraversano il corpo umano potrebbero causare danni irreparabili se non addirittura il decesso. Purtroppo sono ancora tanti i casi di incidenti domestici dovuti alla scarsa sicurezza degli impianti. La messa a terra viene utilizzata anche per avere un maggiore protezione dai fulmini che potrebbero bruciare tutto l’impianto soprattutto quando sono molto violenti.


Sperando di aver fatto cosa gradita, non esitate a contattarmi per eventuali chiarimenti o info.

73 de IZØAEX Roberto